Tracce:
LATO A
01. Is It Too Late?
02. Way Down Now
03. When The Rainbow Comes
04. Put The Message In A Box
05. Ain't Gonna Come Till I'm Ready
06. And I Fell Back Alone
LATO B
01. Take It Up
02. God On My Side
03. Show Me To The Top
04. Love Street
05. Sweet Soul Dream
06. Thank You World
Testi e musiche di tutti i brani scritti e composte da Karl Wallinger
Singoli:
Way
Down Now
(#1 Billboard Modern
Rock Tracks, Agosto 1990)
Put
The Message In A Box
(#8 Billboard Modern
Rock Tracks, Maggio 1990)
Thank
You World
(#68 UK Charts, Aprile
1991)
L'album raggiungerà il 73° posto
nella Top 200 di Billboard.
...
E arrivarono anche gli anni '90! Un decennio che si aprirà
tra grandi speranze e che finirà per rivelarsi
(musicalmente) uno dei più controversi del XX secolo.
Pop elettrico e metal hanno
segnato i due lustri precedenti e si sente la necessità di
qualcosa di nuovo ma in realtà si instaura solamente una
sorta di anarchia totale. Sembra ci sia spazio per tutti, a condizione
che si abbia qualcosa da dire: le storielle da adolescenti, ambientate
tra licei e discoteche, vengono spazzate via dal ritorno all'impegno
sociale e da esternazioni nate attraverso lunghi viaggi all'interno di
se stessi.
Nel pop emergono bands ed artisti
rimasti fino a quel momento nell'anonimato, come i Cocteau Twins,
mentre altri, già affermati, rinnoveranno il loro messaggio
dando prova di forza verso le nuove generazioni: Violator,
dei Depeche Mode esalta le masse sullo sfondo di un George Michael che,
a proposito del suo Listen Without Prejudice,
affermerà "... pensavo solo che fosse molto importante
spiegarmi...". Il country rock trova eredi nei Black Crowes (sempre
meno country e più rock) e vede il ritorno del "vecchio"
Neil Young che ripropone le sonorità elettriche di fine '70
in Ragged Glory.
Su questa Babele di armonie si affaccia un giovane: è Karl
Wallinger, autore e polistrumentista eclettico. Karl è nato
a
Prestatyn, in Galles, il 19 Ottobre del 1957, ed ha dei solidi
trascorsi avendo fatto parte dei Waterboys di Mike Scott, con i quali
ha scritto ottime pagine da tastierista e corista. La sua indubbia
abilità però lo porterà presto a
scontrarsi con
l'egocentrico leader della band ed inevitabilmente, nel 1986,
arriverà la decisione di "mettersi in proprio". Karl ha la
tendenza ad essere un one-man-band, di certo più per scelta
che
per necessità, ed opta (forse primo ed unico nella storia
del
rock) per fondare un gruppo costituito da... se stesso: in effetti gli
World Party nascono con il concetto della centralità del
musicista gallese ma, in buona sostanza, ne fa parte chiunque suoni con
lui, dal vivo o in studio, anche per una sola volta.
L'esordio è datato 1986: Private Revolution
si presenta bene ma lascia la piazza alquanto tiepida. Nonostante
alcune intuizioni pregevoli il cliché pop ha segnato troppo
quella produzione per potersi distinguere e Karl capisce di non essere
ancora sulla strada giusta: dovrà riscopre le sue vere
radici che affondano nei Beatles, Rolling Stones, Bob Dylan e Beach
Boys e sarà sufficiente rivisitare quelle meravigliose
esperienze attraverso il suo talento per realizzare un vero
capolavoro.
Ne viene fuori una sorta di concept album che descrive la parabola
umana dalla disperazione della solitudine al raggiungimento della pace
interiore e spirituale, comprendendo la necessità di creare
un equilibrio tra uomo ed ambiente.
Si parte con
Is
It Too Late?, riflettendo sul fatto che non sia mi
troppo tardi per dare senso ad un'esistenza meschina e che chiunque
possa invertire la propria rotta solo volendolo.
Way
Down Now palesa la necessità di cercare
valori reali attraverso una forte immagine in cui l'autore si ritrova
nudo a scongiurare un futuro apocalittico e sarà la prima
carta vincente: il brano ad Agosto scalerà la classifica di
Billboard e si piazzerà addirittura al primo posto. Gli "whoo-whoos"
di chiusura rimandano in maniera molto diretta ai Rolling Stones ed
alla loro Sympathy For The Devil.
When
The Rainbow Comes spiega come dopo aver toccato il
fondo si possa solo risalire, a patto di uscire dal proprio guscio per
"... osservare il mondo da tutti i punti di vista".
MTV ha iniziato a diffondere videoclips da pochi anni, è un
media in forte crescita e sarà da qui che gli World Party
lanceranno la loro auto per un viaggio attorno al globo:
Put
The Message In A Box è uno splendido
brano pervaso da solare ottimismo, che esorta l'intera
umanità a non cedere ma a riscoprire la vita attraverso la
semplicità e l'amore. Una perla che raggiungerà
l' ottavo posto in classifica ma diverrà un pezzo cult dei
neonati anni '90.
La prima parte del disco chiude con Ain't
Gonna Come Till I'm Ready e And
I Fell Back Alone, un'interessante
considerazione sull'importanza di sfuggire alla quotidianità
all'interno di un rapporto.
Si riapre con
Take
It Up, una ballata serena e scanzonata a sfondo
ecologista ma la successiva
God
On My Side è uno dei macigni di questa
poliedrica produzione. Sullo sfondo di un piano, prima acustico poi
elettrico, dai ritmi lenti ed efficaci, Karl affronta il delicato tema
delle differenze religiose e culturali, sottolineando la
necessità di superare gli stereotipi per creare un futuro di
cooperazione. Importante l'influenza Beatlesiana soprattutto in
chiusura del brano.
Show
Me To The Top e
Love
Street riportano ad un clima più
leggero, si parla di relazioni tumultuose ed amori impossibili mentre
Sweet
Soul Dream ricorda come mantenere vivi i sogni e le
speranze sia fondamentale per l'animo umano.
Thank
You World è il traguardo di un
cammino iniziato undici brani prima, è l'uomo che ha
raggiunto l' armonia attraverso l'introspezione e la comprensione e che
paradossalmente non chiude qui la sua marcia ma la riprende per
guardare al futuro con consapevolezza.
Goodbye Jumbo
non attraversa
solo l'iride degli stati d'animo umani ma con la sua varietà
di
stili ripercorre i sentieri dell'intero movimento pop-rock
internazionale a partire dalla rivoluzione di fine anni '50 per
arrivare ad anticipare la decade appena iniziata.
Karl Wallinger suona la chitarra da mancino però, contrariamente a quanto fanno tutti i mancini, non inverte la posizione delle corde ma ha imparato gli accordi al contrario, pertanto, guardandolo suonare in video, le posizioni sulla tastiera risultano incomprensibili: i chitarristi che usano questa tecnica, in tutto il mondo, si contano sulle dita di una mano...
Grata per il lavoro di arrangiatore svolto da Karl nel suo album d'esordio The Lion And The Cobra, Sinead O'Connor ricambia il favore cantando come corista in molti brani di Goodbye Jumbo...
Dopo l'importante riscontro avuto con quest'album, la band si ripete con Bang! nel 1993 ma il successivo Egyptology del 1997 è un disastro commerciale clamoroso, incomprensibile a critica e colleghi. Tuttavia, dopo alcuni anni, Robbie Williams riprende una traccia di quel lavoro: cantata dall'ex Take That, She's The One diviene un successo di fama internazionale vendendo oltre 20 milioni di copie...
Nel Febbraio 2001 Karl viene colpito da un' emorragia cerebrale dovuta alla rottura di un aneurisma. Dimostrando grande forza di carattere, ritorna sulle scene nel 2006 dopo una lunga riabilitazione...
Trattandosi di una band formata da... un solo individuo, raramente gli World Party si vedono sul palco con la stessa line-up...
I Distillery sono nati proprio riprendendo il progetto ideato da Karl Wallinger: chiunque abbia suonato, anche una sola volta, con il nome della band ed abbia apprezzato il lavoro svolto sarà un membro per sempre...